Mese: Novembre 2021

INCONTRO INFORMATIVO RESTO AL SUD

Si terrà venerdì 3 dicembre, alle ore 16:00, presso la sede coordinamento provinciale Sindacato Cisal Metalmeccanici Napoli Sud – Boscoreale, in via Giardini n. 27 – 80041 – Napoli, l’incontro informativo Resto al Sud, incentivi estesi al commercio e alle isole minori del Centro-Nord”.

L’incontro – promosso dall’Associazione AREST quale Ente accreditato da Invitalia per l’assistenza ed informazione sulla fattibilità dell’idea di impresa, nell’ambito del programma di agevolazioni per la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali Resto al Sud vedrà la partecipazione di consulenti esperti in materia di finanza agevolata.

Per informazioni dell’incontro è possibile contattare il Coordinatore Provinciale Napoli sud Cisal Metalmeccanici, Antonio Fiore, tel.: 081.9769627 entro il 30 novembre 2021.

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Resto al Sud, incentivi estesi al commercio e alle isole minori del Centro-Nord

Resto al Sud esteso anche alle attività commerciali e alle isole minori del Centro-Nord.

Sono queste le due novità che rafforzano ulteriormente l’incentivo per gli imprenditori under 56, già attivo nelle regioni del Mezzogiorno e in alcune aree del Centro Italia colpite dei terremoti del 2016 e 2017.

Il doppio ampliamento, che riguarda i settori di applicazione e i confini geografici, è stabilito dall’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 (legge di conversione con modificazioni del Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121).

L’apertura al commercio consente di allargare in modo significativo il bacino dei potenziali beneficiari, come era già accaduto con l’estensione ai liberi professionisti.

Le isole del Centro-Nord a cui sono stati estesi gli incentivi sono le seguenti:

Isole minori marine:

  • Campo nell’Elba
  • Capoliveri
  • Capraia
  • Giglio
  • Marciana
  • Marciana Marina
  • Ponza
  • Porto Azzurro
  • Portoferraio
  • Portovenere
  • Rio
  • Ventotene

Isole lagunari e lacustri:

  • Isole della laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Francesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni
  • Isole della laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo
  • Isole del lago d’Iseo: Monte Isola
  • Isole del lago di Garda
  • Comacina (lago di Como)
  • Isola d’Orta – San Giulio
  • Isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese
  • Isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni

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Reddito di Cittadinanza, Ecco cosa cambia dal 2022

Stretta sul reddito di cittadinanza.

Dal prossimo anno per conservare il sostegno economico, il beneficiario dovrà recarsi almeno una volta al mese presso il centro per l’impiego per attestare la ricerca attiva del lavoro. E dopo una sola assenza ingiustificata scatterà la decadenza. Stessa sanzione anche per chi rifiuta una seconda offerta di lavoro “congrua” (anziché tre come accade oggi).Lo prevede l’ultima bozza del disegno di legge di bilancio per il 2022 presentato dal Governo. Inoltre la domanda di RdC equivarrà a dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (oggi invece la Did si rende in sede di primo incontro presso il Cpi). 

Offerta congrua

Per evitare che il sussidio diventi un disincentivo alla ricerca del lavoro vengono rivisti i criteri dell’offerta congrua, che si riducono da 100 ad 80 km di distanza dalla residenza per la prima offerta mentre la seconda offerta diventa valida per «tutta Italia» (oggi 250 km di distanza dalla residenza). A prescindere dalla circostanza che il titolare percepisca l’RdC da più o meno 12 mesi. Si considerano, inoltre, sempre congrue tutte le offerte (sia prima che seconda) di lavoro a tempo determinato o a tempo parziale entro 80 km dalla residenza. Dopo due posti di lavoro rifiutati, finora erano tre, si decade dal beneficio.

Si modificano anche i criteri che quantificano l’entità della retribuzione offerta. Finora era congrua un’offerta economica di minimo 858€ al mese a prescindere dal tipo di rapporto. La cifra, prevede il ddl, dovrà essere proporzionata rispetto all’orario di lavoro effettivo e saranno considerate valide anche le offerte a tempo determinato o in somministrazione di durata non inferiore a tre mesi.

Riduzione

Chi rifiuta la prima offerta si vedrà applicare una riduzione di 5 euro al mese, con un decalage che si fermerà alla soglia dei 300 euro al mese da moltiplicare per la cd. scala di equivalenza anche in caso di rinnovo del RdC. La decurtazione non si applicherà comunque ai nuclei con figli minori di 3 anni e/o una persona con disabilità grave o non autosufficienza. La riduzione viene sospesa dal primo giorno del mese successivo a quello in cui almeno un componente del nucleo familiare abbia avviato un’attività di lavoro dipendente o autonomo dal almeno un mese continuativo. Ricerca attiva

Il ddl prevede che la ricerca attiva del lavoro venga verificata, presso il centro per l’impiego, almeno con frequenza mensile e «in presenza» (va in soffitta la possibilità di collegarsi in remoto); e che in caso di mancata presentazione al centro per l’impiego, senza un comprovato giustificato motivo, scatti immediatamente la decadenza dal beneficio.

Idem per chi non può sottoscrivere il Patto per il lavoro ma è vincolato da quello per l’inclusione sociale: ci si deve presentare ai centri anti-povertà per vedere i progressi fatti e verificare il rispetto del «progetto personalizzato» di inclusione, pena lo stop al Reddito. Nell’ambito dei Puc (i progetti di pubblicità utilità) i Comuni sono tenuti ad impiegare almeno un terzo dei percettori di RdC residenti.

La domanda vale come DID

Arriva anche una semplificazione degli adempimenti: chi chiederà il RdC dichiarerà automaticamente l’immediata disponibilità a lavorare, per sé e per tutti i soggetti maggiorenni del nucleo familiare (quindi non occorrerà più fare la DID). Sarà l’Inps, poi, una volta ricevuta la domanda di RdC, a trasmettere le varie DID all’Anpal, ai fini dell’inserimento dei nominativi nel sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. La domanda di RdC priva dell’espressa dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro sarà improcedibile.

Comunicazione anticipata di lavoro

Il beneficiario di RdC, in caso di variazione della condizione occupazionale per avvio di attività d’impresa o di lavoro autonomo da parte di uno o più componenti il nucleo familiare, è tenuto a farne comunicazione all’Inps entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, a pena di decadenza dal sussidio. Il ddl di bilancio anticipa il temine d’adempimento al «giorno antecedente all’inizio» della nuova attività.

Incentivi

Per aiutare i beneficiari a cercare lavoro non ci saranno più i 2.500 navigator che non vengono prorogati ma i dipendenti dei centri per l’impiego e delle Agenzie per il lavoro autorizzate a «svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di RdC».
Alle Agenzie viene riconosciuto per ogni assunto a seguito dell’attività di mediazione svolta il 20% degli incentivi previsti per i datori di lavoro. Questi ultimi, infine, avranno diritto agli incentivi anche in caso di rapporti di lavoro a tempo parziale o a tempo determinato (finora esclusi).

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Pensioni, Ok a Quota 102. Ecco tutte le novità della Legge di Bilancio 2022

Proroga dell’ape sociale, di opzione donna e del contratto di espansione, quota 102 per il solo 2022 e una pensione a 62 anni solo per le piccole e medie imprese. Sono le principali novità contenute nella bozza di legge bilancio 2022, approvata ieri dal consiglio dei ministri. Alle misure si abbina l’estensione dei nuovi criteri di calcolo dell’articolo 54 del DPR 1092/1973 anche alle forze di polizia ad ordinamento civile con meno di 18 anni di contributi al 31.12.1995 ed il parziale trasferimento dell’Inpigi (l’ente di previdenza dei giornalisti) all’Inps.

Arriva Quota 102E’ confermata la fine di quota 100 al 31 dicembre 2021. Al suo posto dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 si potrà accedere alla pensione con 64 anni e 38 di contributi.Alla prestazione si continuano ad applicare tutti gli istituti già noti per Quota 100. In particolare il divieto di cumulo redditi da lavoro/pensione; la facoltà di utilizzare la contribuzione mista per raggiungere il requisito contributivo di 38 anni (tranne la contribuzione presente nelle  Casse professionali); il regime delle finestre mobili (3 mesi per il settore privato, 6 mesi per il pubblico impiego); i termini di pagamento della buonuscita (che restano dilazionati) nonché la facoltà di ottenere l’anticipo del TFS/TFR.

Si prevede, inoltre, che il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 possa essere esercitato anche negli anni successivi (cd. cristallizzazione). 

Ape Social

Si rinnova anche nel 2022 l’Ape sociale, cioè la possibilità di ricevere, in attesa di maturare l’età per la pensione di vecchiaia (67 anni anche nell’anno 2022), l’erogazione di un sussidio mensile d’importo massimo di 1.500 euro lordi a carico dello stato. Con alcune novità sui requisiti di accesso. In particolare nel caso di lavoratori disoccupati per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale intervenuta nell’ambito della procedura di licenziamento economico, è abrogato il requisito di “almeno tre mesi” della conclusione della fruizione dell’indennità di disoccupazione (Naspi, Dis-Coll, etc.).Vengono, inoltre,  ampliate le categorie professionali che possono accedere all’Ape sociale con 63 anni e 36 di contributi. Si aggiungono magazzinieri, estetisti, portantini, personale addetto alla consegna delle merci, lavoratori delle pulizie, conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento.

Opzione donna

Beffa invece per opzione donna. E’ vero che viene rinnovata anche nel 2022 ma aumentano di due anni i requisiti anagrafici (da 58 a 60 le dipendenti; da 59 a 61 le autonome). Nello specifico potranno lasciare le lavoratrici, pubbliche e private, dipendenti o autonome, se entro il 31 dicembre 2021 hanno compiuto 60 anni d’età (61 se autonome) e almeno 35 anni di contributi. Quindi la novella si rivolge solo a coloro che raggiungono i 35 anni di contributi nel 2021. Confermato il regime di differimento nella percezione del primo rateo pensionistico (la cd. finestra): 12 mesi per le dipendenti; 18 mesi le autonome. Il personale delle scuole potrà fare domanda entro il 28 febbraio 2022.

Fondo imprese in crisi

E’ istituito un fondo ad hoc (con 200 mln di euro per ogni anno dal 2022 al 2024) al fine di favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori con 62 anni d’età dipendenti di piccole e medie imprese in crisi. La disciplina sarà scritta in un futuro decreto interministeriale.

Inpgi all’Inps

Nella legge di bilancio c’è anche il passaggio parziale degli iscritti dall’Inpgi all’Inps dal primo luglio 2022. L’Istituto però non sarà commissariato, tutte le prestazioni maturate al 30 giugno secondo le regole Inpgi, anche quelle di chi non è ancora andato in pensione, sono salvaguardate, l’Inpgi continuerà a esistere per assicurare la previdenza dei giornalisti che svolgono lavoro autonomo.

Contratto di Espansione

Si rinnova anche nel 2022 e nel 2023 il contratto di espansione. Potranno farne ricorso le aziende con un organico non inferiore a 50 unità (rispetto alle 100 attuali).

Art. 54

Si prevede l’applicazione dell’aliquota di rendimento del 2,44% in riferimento alle anzianità contributive maturate entro il 31.12.1995 anche al personale delle forze dell’ordine ad ordinamento civile (es. Polizia di Stato) oggi escluso dagli effetti della sentenza n°1/2020 della corte dei conti a sezioni riunite. Viene anche istituito un fondo per la realizzazione di interventi perequativi di natura previdenziale per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.